giovedì 3 marzo 2016

Edilizia scolastica, il Blocco Studentesco sigilla il liceo classico ''Vittorio Alfieri''

Asti, 3 Marzo – Nella notte i militanti d­el Blocco Studentesco hanno sigillato co­n il nastro il liceo classico "Vittorio ­Alfieri".
“Il liceo classico "Vittori­o Alfieri" cade a pezzi, la struttura è ­fatiscente ed insicura. Bisogna interven­ire prima che possa capitare qualcosa di­ grave – dichiara in una nota il Blocco ­Studentesco – pochi giorni fa sono cadut­i dei pannelli del soffitto provocando una infiltrazione di acqua che ha causato­ parecchi disagi agli studenti”.
“La s­ituazione al liceo "Alfieri" ed in numer­osissimi altri istituti italiani è gravi­ssima – replica il movimento – molte scu­ole sono pericolanti eppure nessuno pare­ intenzionato ad intervenire. Per questo­ abbiamo deciso di farlo noi sigillando ­l’ingresso ed avvisando tutti gli studen­ti con un manifesto che la scuola è peri­colante”.
“Il Governo Renzi ha intenzi­one di continuare a finanziare scuole pr­ivate e banche, oppure intende occuparsi­ della scuola pubblica? – conclude il Bl­occo Studentesco – Miliardi di euro in p­assato sono stati regalati alle banche e­ centinaia di milioni di euro continuano­ ad essere versati agli istituti privati­, mentre la scuola pubblica cade letteralmente a pezzi: bisogna cambiare rotta e­ bisogna farlo adesso”.



Azione de La Foresta Che Avanza ad Asti e in tutta italia a difesa del lupo

Oggi, in tutta Italia i militanti della Foresta che Avanza (gruppo ecologista di CasaPound Italia), hanno affisso striscioni riportanti la scritta "Galletti bracconiere, il lupo non si tocca."
Questa provocazione è rivolta al Ministero dell'ambiente, di cui Gian Luca Galletti è ministro, per protestare contro il Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia, piano che prevede una deroga per legalizzare l'abbattimento di un numero pari a 60 lupi ogni anno al fine di contenere il miracoloso ripopolamento della specie.
Il lupo è un animale con una storia travagliata nel nostro paese, che lo ha visto in serio rischio estinzione negli anni '70. Da allora una rigida politica di preservazione lo ha visto ripopolare la nostra penisola fino ad oggi, con un numero crescente stimato tra i 1200-1500 esemplari. Un simile provvedimento rischierebbe di mandare in fumo il lavoro fatto negli ultimi decenni e mettere in difficoltà la sopravvivenza di una specie ancora oggi vittima del bracconaggio incontrollato.
La pacifica convivenza tra uomo e lupo è possibile solo incentivando le norme esistenti ma spesso trascurate:
- lotta al bracconaggio;
- risarcimenti agli allevatori vittime dei lupi;
- utilizzo di reti elettriche e cani pastore;
- lotta al randagismo per contrastare casi di ibridazione.
Il piano è stato presentato il 17 febbraio al Tavolo paritetico della strategia nazionale per la biodiversità delle Regioni per la discussione tecnica, poi aggiornato al 26 febbraio per ulteriori valutazioni. Anche con la positiva risposta di regioni come la Regione Lazio, che si è opposta al piano, esso rischia comunque di essere approvato entro marzo di quest'anno.
La valutazione della Foresta che Avanza è una: IL LUPO NON SI TOCCA.