sabato 25 luglio 2015

Castello di Annone (Asti), CasaPound: no al centro profughi presso la ex caserma.

"Italiani abbandonati, immigrati mantenuti" recita lo striscione affisso dai militanti di CasaPound Italia nei pressi della ex caserma di Castello di Annone per protestare contro la possibilità di trasformarla in un centro di accoglienza per sedicenti profughi.

"È inaccettabile che di fronte alla spaventosa crisi che ha colpito il nostro paese e la provincia di Asti si pensi ad accogliere presunti profughi e si abbandonino quegli italiani che, sempre in maggior numero, sono in forte difficoltà." afferma in una nota Marco Racca, coordinatore piemontese di CasaPound Italia.

"È ora che le istituzioni inizino a pensare ai propri cittadini in difficoltà prima di pensare a chi ha messo piede clandestinamente sul suolo italiano due giorni fa, quindi" conclude Racca "ci opporremo con ogni mezzo alla realizzazione di questo centro profughi".


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lunedì 20 luglio 2015

Intervista a CasaPound Asti pubblicata su ''Eco Tricolore''

Ecco qua una breve intervista realizzata con i gentilissimi ragazzi di Casapound Asti riguardo varie tematiche sia a livello locale che nazionale.

Randy: Casapound ad Asti, quanto interesse positivo quanto antagonismo riscontrato?
Casapound: Innanzitutto salve a tutti e grazie per l’intervista.
Il nucleo astigiano di CasaPound si è formato circa due anni fa e da allora le iniziative sul territorio si sono moltiplicate. Molte persone si sono avvicinate a noi: sono italiani stufi di essere presi in giro dalla politica e che credono che questa nazione meriti un futuro migliore di quello che i vari Berlusconi e Renzi ci hanno confezionato.
Non abbiamo mai avuto problemi. I gruppi antifascisti cittadini sono inconsistenti, privi di radicamento e consenso.
Asti è una città che ha un grande cuore, che sta soffrendo molto, ma che vuole risorgere.
Ci impegneremo affinché Asti cambi e migliori.
R: Casapound è anche anzi soprattutto, volontariato e aiuto verso i deboli. Lo abbiamo visto con le vostre raccolte alimentari, ma anche con la protezione civile. Ma quanto gli italiani si stanno impoverendo? Sentiamo sempre i media concentrarsi sulla gente appena sbarcata, dimenticandoci che i nostri in disgrazia sono sempre di più, com’è la situazione ad Asti?
C: Purtroppo la popolazione italiana si sta impoverendo molto.
Attualmente più di 4 milioni di italiani sono sotto la soglia della povertà assoluta, una cosa assurda per una delle nazioni più importanti al mondo.
La situazione ad Asti purtroppo è in linea con il resto della nostra nazione: l’emergenza abitativa resta alta e molte famiglie sono sotto sfratto, la chiusura della Way Assauto, principale fabbrica in città e la chiusura di innumerevoli negozi sono sicuramente pesanti colpi per l’economia locale.
La situazione sicurezza, poi, è drammatica.
Siamo la prima provincia in Italia per furti; aggressioni, rapine e scippi sono all’ordine del giorno e ci sono stati ben tre omicidi in sette mesi, tutti ancora irrisolti.
Un bilancio incredibile per una città di poco più di 75’000 abitanti, bilancio per il quale è sicuramente in parte responsabile la catastrofica amministrazione Brignolo.
R: Un commento sull’episodio di recente avvenuto a Bra nella vicina provincia di Cuneo? http://ecotricolore.altervista.org/bra-il-sindaco-sibille-definisce-inaccettabile-la-riqualifica-di-casapound/
C: Ci sarebbe da ridere, se non fosse che a pronunciare certe parole è stato il primo cittadino di Bra. E’ assurdo che vengano mosse critiche e accuse del genere.
Se per il sindaco ripulire un monumento è inaccettabile perchè “in spregio alle più elementari logiche della civile convivenza” questo vuol dire che chiunque si impegni per pulire o tenere in ordine una qualsiasi zona o un qualsiasi spazio comune è considerato un incivile.
Traspare chiaramente che il problema per il sindaco non è “cosa” è stato fatto ma “chi” l’ha fatto.
Il sindaco di Bra se l’è presa così tanto perchè i ragazzi di CasaPound hanno mostrato a tutti lo stato di degrado e abbandono di un monumento ai caduti.
Ecco, questa è vera inciviltà: far marcire le lapidi degli eroi del Carso e del Piave.
R: Qualche parola sull’attuale situazione di Chiamparino e la sua gestione del Piemonte?
C: La gestione della regione Piemonte da parte di Chiamparino è sicuramente negativa, come lo è la gestione dei profughi che vengono accolti nella nostra regione senza alcun senso logico, tanto è vero che i centri d’accoglienza previsti in regione non sono più sufficienti e si sta ripiegando su ogni spazio che si riesca a trovare.
Inoltre la questione delle firme false è assurda, il TAR ha salvato in pieno Chiamparino nonostante la situazione fosse identica a quella che si era presentata con Cota. Si vede che per il TAR ci sono firme false che vanno bene e firme false che invece non vanno bene.
Chiamparino sta distruggendo la sanità pubblica piemontese, hanno tagliato migliaia di posti letto allungando le già interminabili liste di attesa per gli interventi.
Chiamparino vuole farci vivere in una regione da terzo mondo: lo fermeremo.
R: Per spingerci sul nazionale, un commento sulla recente riforma della scuola di Renzi?
C: “L’unica buona scuola è quella di Gentile!”, così recitavano gli striscioni del Blocco Studentesco, gruppo studentesco di CasaPound nelle scuole, affissi in tutta Italia.
La “buona scuola” di Renzi è una pagliacciata: finanziamenti ai privati e nessuna soluzione per gli insegnanti precari.
La buona scuola per noi non è certo questa.
R: Come commentate i fatti di Casale San Nicola?
C: Quanto avvenuto nel Lazio è paradigmatico.
Le istituzioni sono tutte impegnate a tutelare gli interessi degli stranieri in luogo dei diritti degli italiani.
La polizia ha caricato donne, anziani e bambini pur di permettere ad un centinaio di finti profughi di piazzarsi in una struttura a spese dei contribuenti.
Resistere agli abusi e al tradimento da parte delle istituzioni non solo non può essere considerato reato, ma è anzi doveroso.
CasaPound si è schierata al fianco dei cittadini in rivolta contro e siamo pronti a farlo ogni volta che le istituzioni abbandonano i nostri connazionali.
R: Per concludere, quali sono secondo voi le più importanti battaglie da combattere ad Asti in questo momento?
C: Asti in questo momento ha bisogno di una profonda serie di provvedimenti per invertire la rotta.
La questione sicurezza in primis, perchè la gente è veramente esasperata da questo clima da Far West, tantissime persone hanno paura ad uscire di casa la sera e i negozianti sono costantemente presi di mira.
Un’altra importante questione da risolvere è sicuramente quella dei rom e del campo nomadi di via Guerra. I soldi che sono stati spesi negli anni per il campo, che andrebbe chiuso, sarebbero da investire nell’economia cittadina strozzata dalla crisi e inoltre i negozianti andrebbero aiutati e non castrati con inutili decisioni come quello delle recenti ZTL che vanno a togliere clienti a negozi già in difficoltà.
Ringraziamo i ragazzi di Casapound per il tempo a noi concesso.
Ricordiamo che potete trovare Casapound presso il sito: http://www.casapounditalia.org/
Mentre la sezione di Asti presso: http://astinonconforme.blogspot.it/


Noi ringraziamo a nostra volta la redazione di Eco Tricolore per questa interessante intervista e vi rimandiamo al link dell'intervista sul sito del giornale online: http://ecotricolore.altervista.org/intervista-a-casapound-asti/

mercoledì 15 luglio 2015

ASTI: ennesima aggressione a commerciante. Racca (CasaPound Piemonte): il sindaco cosa fa?

Asti, 13 luglio - "Apprendiamo con rabbia la notizia dell'ennesima aggressione a danno di una cittadina astigiana" afferma Marco Racca, coordinatore piemontese di CasaPound Italia " non sono purtroppo bastati tre omicidi in sette mesi, oltre alle decine e decine di aggressioni, furti e rapine al sindaco Brignolo per attuare un piano concreto per la sicurezza ad Asti". 

"È inaccettabile che una donna venga aggredita in pieno centro di sabato sera mentre chiude la sua attività". Conclude Racca " i cittadini sono stufi di questo clima di insicurezza e criminalità incontrollato e il sindaco, oltre a spendere belle parole davanti alle telecamere, dovrebbe iniziare a fare il suo lavoro e trovare soluzioni immediate".

Per info:
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370 335 8834

martedì 14 luglio 2015

Raccolta di beni di prima necessità per il popolo greco

Un aiuto concreto, oltre che alle famiglie italiane, anche alla popolazione greca stritolata dalla morsa della troika.
PUNTI DI RACCOLTA AD ASTI:
-Bar "Nuova Bergera" Corso Ivrea 26, tutti i giorni dalle 7 alle 21
-Circolo "Il Martinetto" Strada provinciale 27 Rocchetta Tanaro (AT), tutti i giorni dalle 7 alle 24
Per info: 370 335 8834 oppure astinonconforme@gmail.com